Il marchio ViennaLine nasce negli anni ’50, ad opera dell’austriaco Wilhelm Anger, già fondatore di Carrera ed inventore dell’Optyl. Anger fa disegnare la linea a Udo Proksch, geniale e prolifico designer di occhiali, già suo collaboratore per Carrera.
Anger e Proksch creano in poco tempo una delle case di moda di occhiali retrò più glamour d’Europa e tra gli anni ’60 e ’90 propongono montature in acetato con linee particolari e colorate dal gusto vintage, elegante e inconfondibile.
Un nome evocativo
La scelta di Proksch del nome ViennaLine non è casuale. Oggi Vienna è una tranquilla città mitteleuropea con una piacevole architettura, ma per la fantasia popolare degli anni Cinquanta è uno dei punti caldi del mondo. Una sofisticata città ricca di cultura – opera, musica, balletto – e allo stesso tempo, data la sua vicinanza con l’Unione Sovietica, un pericoloso centro di spionaggio e intrighi internazionali. Il nome ViennaLine è evocativo ed emozionante come lo sono oggi i nomi più esotici e questo clima di mistero ed avventura diventa un grande trampolino di lancio per i modelli del brand.
L’incontro tra due geni
Il genio creativo di Proksch si esprime al meglio grazie all’Optyl, l’innovativo materiale inventato da Anger, dalle favolose proprietà, leggero, durevole, ipoallergenico, rivoluzionando il mondo dell’occhialeria.
I primi modelli di ViennaLine, Gigi e Alt-Wien, hanno un enorme successo. La sola montatura Gigi vende oltre 15 milioni di pezzi.
A contribuire a questo successo è la campagna commerciale: i manifesti degli occhiali ViennaLine hanno immagini dal forte impatto visivo, con ballerine e personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, che rendono la linea di occhiali molto popolare in tutto il mondo.
Nei decenni successivi, ViennaLine è uno dei produttori di montature più prolifici al mondo e contribuisce a diffondere i modelli Cat Eye e ad Ali di farfalla.
Le nuove forme per occhiali femminili
La forma Cat Eye compare timidamente già nelle prime creazioni della metà degli anni ’50, con leggere punte rivolte verso l’alto in corrispondenza degli angoli esterni. È una montatura dalla forte personalità, allungata verso l’esterno, spessa ma elegante perché che si assottiglia in corrispondenza del ponte. Si diffonde ben presto anche negli Stati Uniti dove spopola.
Viene affiancata dalla forma ad Ali di farfalla, meno allungata e più ampia, ma che dona un look altrettanto audace, elegante e femminile che le donne del tempo adorano.
I modelli ViennaLine, sofisticati e sinuosi, sono a volte arricchiti da decorazioni delicate: filigrana di argento, piccole pietre e particolari in metallo che a volte sfociano nel barocco o più spesso rimandano alle delicate curve dell’art nouveau. Guardando al passato, ViennaLine riesce a creare uno stile senza tempo, glamour dal gusto retrò.
Udo Proksch l’eccentrico assassino
ViennaLine deve molto del suo successo a Udo Proksch, geniale designer e imprenditore, dalla personalità istrionica e creativa, che negli anni ’60 e ’70 costruisce numerose attività di successo utilizzando il suo carisma e il suo fascino.
È capo designer di Carrera e per ViennaLine disegna anche una linea di occhiali da sole particolarmente audace e futuristica, la “Serge Kirchhofer” che diventa anche il suo pseudonimo per le creazioni Porsche Design.
Nel 1977, al culmine del suo successo, diventa protagonista di un terribile fatto di cronaca, per aver distrutto una nave e ucciso sei persone con una bomba ad orologeria come parte di un piano di frode assicurativa. Viene condannato all’ergastolo nel 1991 e questo evento ha un forte impatto sull’immagine di ViennaLine, segnando la fine di un’era per il marchio.