La Celluloide, così come l’Acetato di cellulosa, è un materiale plastico di origine naturale, ottenuto partendo dalla cellulosa della fibra di cotone e dalla canfora.
L’invenzione della Celluloide
È curioso il modo in cui è stata inventata nel 1869 da John Wesley Hyatt, un tipografo americano. All’epoca, le palle da biliardo erano in avorio ma questo materiale era scarso e costoso. Così la ditta Phelan and Collander, produttrice di palle da biliardo, promosse un concorso offrendo in premio 10.000 dollari a chi avesse scoperto un materiale alternativo all’avorio. Hyatt lo vinse, brevettò la Celluloide e fondò la Albany Dental Plate Company (che divenne poi Celluloid Manufacturing Company) che produceva, tra l’altro, palle da biliardo, denti finti e tasti per pianoforte. Questo materiale ebbe grande successo anche perchè era in grado di imitare quasi alla perfezione materiali come il corno, l’avorio, il corallo, ecc.
Lavorazione e caratteristiche della Celluloide
Hyatt creò una materia plastica molto dura e resistente, economica, con la possibilità di essere colorata. Essendo termoplastica (diventa malleabile a partire da 75°), è facilmente lavorabile, resistente agli urti, elastica, infrangibile, impermeabile all’acqua. Tuttavia, è chimicamente poco stabile e altamente infiammabile. Partendo da una miscela di nitrocellulosa, canfora e alcol etilico, si ottiene una pasta che viene estrusa o stampata e poi laminata per ottenere dei fogli di celluloide. Durante quest’ultimo processo, vengono aggiunte sostanze coloranti per ottenere una varietà infinita di colori e di fantasie (effetti rigati, marmorizzati, screziati). Con vari fogli pressati, si ottengono lastre di materiale, dello spessore desiderato, o barre che una volta essiccate sono pronte per lavorazioni a freddo (al tornio, segate, lucidate, ecc.) o a caldo (tramite stampaggio, trafilatura a pressione, soffiatura).
Utilizzo della celluloide
Nei primi anni del secolo scorso, la Celluloide veniva usata per la produzione di moltissimi oggetti tra i quali manici di ombrelli, penne stilografiche, bambole, fisarmoniche, gioielli e occhiali. È stata sostituita per molti usi da materie plastiche meno infiammabili e maggiore resistenza al calore ed oggi viene usata soprattutto per produrre montature di occhiali, pellicole fotografiche, contenitori e tasti per pianoforte.