Il corno è uno dei materiali più antichi utilizzati per la fabbricazione delle montature per occhiali. La sua bellezza è legata alla varietà di colori e alle screziature che assume e al fatto che ogni pezzo ricavato è unico, anche grazie alle piccole irregolarità che possono contraddistinguerlo.

La storia dell’uso del corno

Nella ricerca di un materiale per montature di occhiali che fosse robusto, facilmente lavorabile e leggero, nel ‘500 vengono usati il corno insieme al fanone di balena, la tartaruga ed il cuoio, soprattutto per il modello con struttura ad arco e il ponte flessibile che fa presa sul naso. Pare che le montature fossero prodotte da famiglie specializzate nella lavorazione delle corna bovine per produrre pettini, come i “pettenèr” veneziani, passati alla produzione degli occhiali con l’arrivo dell’occhialeria.  

La lavorazione del corno

A partire dalla conservazione delle corna, prima della lavorazione, è necessario un elevato tasso di umidità ambientale per evitare che queste si secchino, diventino fragili e si fessurino.

Il corno, che è plasticamente deformabile sotto l’azione del calore, viene ammorbidito col vapore per essere tagliato ed aperto e ottenere cosi una lastra piatta. Viene fatto asciugare lentamente, perché non si formino crepe e una volta seccato può essere lavorato facilmente. Infatti, sebbene la sua struttura sia fibrosa, è lavorabile con le stese tecniche utilizzate per il legno: taglio, tornitura, intaglio, lucidatura.

Infine, per evitare che la montatura si secchi e per esaltarne la lucentezza, viene applicato un olio non resinoso, o cera, o lacca sottile.

Origine e Caratteristiche

Il corno proviene dalle corna cheratiniche di animali quali bovini, pecore, capre, bufali e i più utilizzati oggi sono quelli del bufalo africano o indiano. Gli animali non vengono uccisi per le loro corna che sono un sottoprodotto della loro macellazione.

Le colorazioni possono variare moltissimo, dal nero, al bruno, al giallo chiaro, a seconda dell’animale da cui viene ricavato. Anche le caratteristiche più tecniche come la struttura più o meno dura e fine, dipendono dalla tipologia dell’animale ma anche da come è stato allevato.

È molto denso e resistente all’usura e alla pressione ed è facilmente lavorabile. Inoltre, non contiene sostanze allergeniche per cui è ideale per gli oggetti che vengono a contatto con la pelle come le montature per gli occhiali.

Cure e consigli di manutenzione

Il corno è un materiale duraturo ma necessita di qualche attenzione e cura per proteggerlo ed evitarne l’invecchiamento:

  • non esporre a calore secco e prolungato (ad es. il sole)
  • non utilizzare mai detergenti aggressivi o abrasivi per la pulizia ma utilizzare una soluzione leggermente saponata e sciacquare con acqua tiepida;
  • non esercitare un’elevata sollecitazione di flessione soprattutto se la temperatura è bassa perché il corno è più fragile e potrebbe rompersi;
  • occasionalmente si può lucidare strofinandolo con olio da cucina, o di camelia, o vaselina.

Conclusioni

Il corno per la produzione di montature di occhiali è stato sostituito nel tempo da materiali plastici ma ancora oggi alcuni dei marchi di occhialeria più prestigiosi producono qualche pezzo in questo materiale, solitamente con un alto costo e un numero limitato di pezzi.